INCONTRO CON DIEGO DE SILVA

Sabato 9 Marzo, gli studenti del Liceo Linguistico Europeo e dell’Ipsar hanno incontrato Diego De Silva per discutere con lui di alcuni suoi romanzi: “Sono contrario alle emozioni” e “Certi Bambini”.

La classe III A ha realizzato un video che può essere visualizzato al seguente link   http://www.youtube.com/watch?v=WmpAdpa5udk&feature=player_embedded

RECENSIONE CLASSE III B

E’ MALINCONICO, il cognome abbinato al protagonista del romanzo; paradossale, come scelta, se consideriamo di star parlando di un uomo “CONTRARIO ALLE EMOZIONI”. Questo, il titolo del libro la cui storia ruota intorno alla battaglia continua tra Vincenzo e le sue emozioni, quelle che, inevitabilmente, prova. Il protagonista può apparire come un quarantenne sconclusionato ed immaturo con un grande disordine nella sua vita e nella sua testa… Confusione che si evince dalla frammentarietà dei suoi racconti che, spesso, non hanno filo logico. Egli, decide, inizialmente, di chiudere le porte ai sentimenti per la sua incapacità di gestirli e diventa cinico; per difendersi, cerca di preservarsi da ogni eventuale delusione. Avrà sofferto tanto in passato e si è ripromesso di non caderci più. Nel corso del romanzo, compiamo un viaggio nella mente di chi riflette su tutto ciò che lo circonda e che gli capita direttamente ed indirettamente. E’, forse, il suo disordine ciò che ci fa sorridere di più; è bello, a volte, ritrovarsi in accordo con lui. Alla fine del suo viaggio nella mente e nell’anima, Vincenzo capisce che le emozioni, se ordinate ed abbinate al caos della nostra esperienza, possono anche trovare una porta aperta… e forse ne vale la pena.

RECENSIONE CLASSE IV A

Vincenzo Malinconico è un uomo di oggi che, come tanti altri, è in conflitto con le emozioni alle quali non vuole soccombere: egli fugge da un confronto con la sua interiorità, spera di trovare certezze e tranquillità negli aspetti più superficiali del suo vivere quotidiano; è un uomo depresso e frustato, scompensato dai ritmi frenetici del mondo in cui vive. Ciò lo porta ad approcciare in modo cinico e materialista a tutte le situazioni che vive ma si sente, poi, sempre insoddisfatto si se stesso. Di capitolo in capitolo, egli mostra sempre di più il suo egoismo ed acquisisce una buona dose di egocentrismo, caratteri che forse gli consentono di difendersi da un passato deludente e da un presente demoralizzante e che il personaggio non sente di riuscire ad affrontare. Ne emerge un uomo scisso che si perde in mille pensieri banali in cui non sempre ci si può identificare. Egli si racconta con un flusso di coscienza ironico, moderno, dissacrante. La conclusione aperta rivela incompiutezza di un dissidio interiore cui non si dà risposta; si intravere tuttavia la propensione a cercare un ausilio del prossimo, per sciogliere i nodi della sua anima.

RECENSIONE CLASSE I A

“Sono fatto così: quando mi aspetto il peggio, gli vado incontro a braccia aperte”

Sei contro le emozioni ma poi vai incontro al peggio a braccia aperte? A me sembra che tu sia un pò contraddittorio e che per te sia più facile coccolarti nel peggio della tua vita che inseguire le belle emozioni. Hai paura, forse?

“La verità, che conosco anche troppo bene, è che non ho più un amico a cui raccontare le cose che mi capitano. Che in giro non si trova più niente di gratuito. Ed io sono così stanco di pagare tutto”

Hai proprio ragione! I veri amici sono pochi, quasi inesistenti! Ma è giusto pensare che gli amici si conquistino col bancomat?

“Ridatemi un’emozione secca. Lasciate che mi devasti ogni volta che la lingua di mia figlia fa capolino mentre scrive seguendo il rigo del quaderno”

Bravo Vincenzo, ora ci sei proprio piaciuto! Vedi, è facile! Parti dalle cose semplici e genuine della vita e senti forte dentro di te la pienezza di un’emozione che ti sa profondamente sconvolgere.

“Un super – eroe vincente è inammissibile. Un eroe per essere super, dev’essere sfigato…I ragazzini non vogliono più andare a vedere i supereroi il sabato pomeriggio perchè hanno semplicemente capito che non conviene desiderare di essere Supeerman. Molto meglio salvare se stessi, non l’umanità”

Eh si, Vincenzo, quando eri piccino, si seguivano molto di più le gesta di Superman! Hai ragione, forse meglio Francesco detto O Malès del clan dei camorristi che pensa solo a se stesso e ad arricchirsi sulla pelle degli altri! Noi, in realtà, amiamo i vecchi tempi, siamo un pò nostagici, preferiamo i grandi di allora ai cattivi modelli di oggi.

“I ricordi che mi stringono il cuore sono io a richiamarli: credete forse che non lo sappia? Li lascio venire, li invito, gli dico accomodatevi, fate come se fosse a casa vostra”

E’ più forte di te, Vincenzo, non riesci a fare a meno delle emozioni, sono loro che ti fanno sentire vivo e ti proiettano nel felice passato. Non negarlo, ma apriti ad esse con il cuore. Comportati come noi, che vogliamo vivere le emozioni e, pur di riuscirci, andiamo incontro a tutto, al bello e al brutto della vita e lo facciamo a braccia aperte!

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